venerdì 29 luglio 2011

Steve For President


A quanto pare Apple, l'azienda di Cupertino che ha regalato al mondo figate come l'iPhone, l'iPad, l'iPod e dei gran bei computer, possiederebbe una maggiore liquidità del governo americano, che dopo anni di malversazioni e guerre, sarebbe sull'orlo della bancarotta.
A parte le ovvie considerazioni, una in particolare andrebbe presa in seria considerazione. Se Steve Jobs fa guadagnare ad una azienda più soldi di quelli che può guadagnare la nazione più potente del mondo, forse il suddetto zio Steve, sarebbe un capo di stato migliore. Forse è arrivato il momento di far fare il lavoro a chi lo sa davvero fare.
E se il CEO di una azienda fosse un presidente migliore di un qualunque politico? Eccezion fatta per l'Italia, s'intende...

2 commenti:

  1. Uno dei principi di Apple dice che "se un cliente si lamenta di un operatore, di un commesso, di un tecnico o di un qualsiasi altro membro legato al marchio Apple, questo verrà licenziato".
    Probabilmente questo ha fatto la fortuna di Apple, i rami secchi strappati via appena cominciano a diventare giallini. Tradotto in termini di "Stato" significherebbe uccidere o arrestare le mele marce. In quanti rimarranno?

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  2. La mia voleva essere una provocazione, come detto fin dall'inizio. Resta il fatto che se un programmatore di computer non compie il suo dovere, commette reato o tiene una condotta non idonea viene licenziato in tronco. Stesso dicasi per gli impiegati in qualunque campo, i liberi professionisti, etc. Chiunque. Le mele marce sono lì perchè qualcuno li ha votati e cioè, anche se molto impopolare da parte mia dirlo, altre mele marce.
    Per ottenere onestà, bisogna agire onestamente.

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